UN:IT fotografie del patrimonio immateriale – Preview
Un dialogo tra fotografia e patrimonio culturale immateriale UNESCO in Italia
L’Italia è attraversata da una straordinaria diversità di saperi, pratiche, espressioni rituali e forme di socialità che l’UNESCO ha riconosciuto come parte integrante del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Queste espressioni culturali testimoniano non soltanto un’eredità storica, ma anche i modi in cui le comunità locali reinterpretano le proprie tradizioni, generando nuove sinergie tra passato e presente. La mostra UN:IT pone in dialogo la fotografia contemporanea con questi processi culturali dinamici. Nove autori e autrici della fotografia italiana contemporanea si sono confrontati con le comunità portatrici di pratiche riconosciute dall’UNESCO, interrogandone – attraverso la sensibilità del proprio sguardo – la molteplicità di significati, usi, trasformazioni. Ogni progetto fotografico nasce da una relazione: le immagini non intendono semplicemente documentare, ma proporre narrazioni visuali che riflettano esperienze di incontro e scambio. Non intendono fissare una “tradizione” nel tempo, ma accompagnano l’espressione, i gesti, i contesti in cui si manifesta ciascun elemento riconosciuto dall’UNESCO.
ARIANNA ARCARA esplora universi sonori e ludici: “L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia” (2020, elemento. transnazionale.), che intreccia pratiche musicali e tradizione venatoria, e il Tocatì (2022), programma culturale dedicato alla salvaguardia dei giochi e sport tradizionali.
FRANCESCA CIRILLI documenta la dimensione avventurosa de “L’Alpinismo” (2019, e. t.) e ci guida nelle dinamiche della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” (2021).
GIULIA PARLATO cattura le forme e l’espressività dell’ “Opera dei Pupi siciliani” (2008) e la paziente cura della “Vite ad alberello di Pantelleria” (2014).
CAMILLO PASQUARELLI segue il cammino della “Perdonanza Celestiniana” (2019) e le vie della “Transumanza” (2023, e. t.), testimoniando il profondo legame tra patrimonio culturale, comunità, territorio.
ALESSIO PELLICORO documenta “La tradizione dell’allevamento dei Cavalli Lipizzani” (2022, e. t.) e completa la documentazione sulle “Feste delle Grandi Macchine a Spalla” (2013) con la Festa dei Gigli di Nola e la Varia di Palmi.
LEONARDO MAGRELLI fa rivivere il raffinato “Saper fare liutario di Cremona” (2012), dove il legno diventa musica prima ancora di diventare strumento, e restituisce “L’Arte dei muretti a secco” (2018, e. t.), architetture senza cemento che dialogano con il paesaggio da millenni.
ALESSANDRO TOSCANO ci porta nel cuore della Sardegna con il suo lavoro sul “Canto a tenore” (2008) e ci fa immergere nella spettacolarità della Faradda dei Candelieri di Sassari e del trasporto della Macchina di Santa Rosa a Viterbo, parte delle “Feste delle Grandi Macchine a Spalla” (2013).
ALESSANDRO VITALI esplora l’universo delle pratiche alimentari: “L’arte del “pizzaiuolo” napoletano” (2017) e la reinterpretazione della “Dieta mediterranea” (2013, e. t.), che richiama più ampi processi di condivisione culturale nel Mediterraneo.
MARTINA ZANIN ci sorprende con il suo sguardo sulla millenaria pratica della “Falconeria” (2021, e.t.), danza silenziosa tra uomo e rapace che attraversa confini e culture, e sulla delicatezza preziosa dell’ “Arte delle perle di vetro” (2020), dove il fuoco trasforma la sabbia in gioielli di luce.
FRANCESCO DE MELIS conclude il percorso con un’opera video originale, che attraversa l’intero corpus della ricerca – oltre duemila fotografie – componendo una partitura visiva e sonora. Il suo sguardo attraversa geografie, tempi e pratiche diverse, tessendo connessioni inattese e restituendoci una lettura ritmica e stratificata di questo variegato universo culturale.
Ministero della Cultura – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione e Ufficio UNESCO.
Progetto a cura di Alessandro Coco, Fabrizio Magnani, Elena Musumeci, Elena Sinibaldi
Collaboratrici: per Ufficio UNESCO Sandra Condorelli, Roberta De Noto, Francesca Sani; per ICCD Marta Tonelli
Video: Francesco De Melis