SOFIA CRESPO
Neural Zoo
Neural Zoo esplora il modo in cui funziona la creatività: la ricombinazione di elementi noti in elementi nuovi. Queste immagini assomigliano alla natura, ma a una natura immaginaria che è stata riorganizzata. La nostra corteccia visiva riconosce le texture, ma il cervello è contemporaneamente consapevole che quegli elementi non appartengono a nessuna disposizione della nostra realtà conosciuta. La computer vision e l’apprendimento automatico potrebbero offrire un ponte tra noi e una “natura” speculativa a cui si può accedere solo attraverso alti livelli di calcolo.
Partendo dal livello della nostra realtà conosciuta, in ultima analisi potremmo digitalizzare i processi cognitivi e utilizzarli per alimentare nuovi input nel mondo biologico, che si rialimenta in un ciclo.
Le routine delle reti neurali artificiali diventano uno strumento di creazione che permette di fare nuove esperienze.
L’arte può essere ridotta alla rimappatura dei dati assorbiti attraverso i processi sensoriali?
BIO
Sofia Crespo (Argentina, 1975) è un’artista con un grande interesse per le tecnologie ispirate alla biologia e per il modo in cui la vita organica utilizza meccanismi artificiali per simulare se stessa ed evolversi, sottintendendo l’idea che le tecnologie siano un prodotto parziale della vita che le ha create e non un oggetto completamente separato. Crespo analizza le analogie tra le tecniche di formazione delle immagini con l’Intelligenza Artificiale (IA) e il modo in cui gli esseri umani si esprimono creativamente e riconoscono cognitivamente il loro mondo.
Il suo lavoro mette in discussione il potenziale dell’IA nella pratica artistica e la sua capacità di rimodellare la nostra comprensione della creatività. Parallelamente, si occupa anche del cambiamento dinamico del ruolo degli artisti che lavorano con le tecniche di apprendimento automatico. È anche cofondatrice di Entangled Others Studio.