SMITH
Desideration (Year 2666)
In collaborazione con Festival Planches Contact, Deauville
Essere “siderati” significa essere guidati dalle stelle. Essere “desiderati”, invece, significa essere privati delle stelle, come i marinai del passato che si orientavano in base alla posizione delle costellazioni nel cielo e che, nelle sere di tempesta, persi nell’oscurità come noi oggi nella luminosità delle città, rimpiangevano l’assenza delle stelle e ne desideravano il ritorno. Desideration si riferisce alla tensione paradossale tra il desiderio e la mancanza delle stelle, e alla promessa di un rimedio a questo strazio. SMITH si interroga sul rapporto delle nostre società contemporanee con il cosmo. Il capitolo fondamentale del suo progetto a lungo termine, è stato realizzato a Deauville (Francia) durante la pandemia, su invito di Laura Serani per il festival Planches Contact. La serie “Année 2666” è realizzata con la telecamera termica, traducendo visivamente le ondate di calore sprigionate da esseri umani e non, dal sole, dal mare, dalle piante, dai minerali… sfumando i confini tra tutte le forme di vita. Nell’immagine principale, si vede un gruppo di sagome sognanti che cammina verso una stella luminosa: questa immagine incarna la ricerca del celeste da parte della Terra, nella speranza di un’imminente riconciliazione.
BIO
SMITH (Parigi, 1985) si è laureato in Filosofia all’Università della Sorbona, all’École Nationale Supérieure de la Photographie d’Arles e a Le Fresnoy – Studio Nazionale di Arti Contemporanee, Tourcoing, prima del dottorato di ricerca all’UQAM di Montreal. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria Christophe Gaillard di Parigi. Il lavoro di SMITH è regolarmente esposto in mostre personali e collettive in musei, centri d’arte e festival, in particolare ai Rencontres Internationales de la Photographie di Arles (2012, 2015, 2021); al Finnish Museum of Photography di Helsinki; la Filature – Opera di Mulhouse; ai festival di fotografia di Valparaiso in Cile, San José in Uruguay, Phnom Penh in Cambogia, Landskröna in Svezia; al Palais de Tokyo, Parigi; al Casino – Lussemburgo; alla Transpalette, Bourges o al LACE, Los Angeles.
SMITH ha pubblicato diverse monografie, in particolare con Éditions Filigranes (Löyly 2013, Astroblème 2018), Actes Sud (Saturnium 2017), André Frère (Interview with SMITH 2017, Valparaiso 2019), Textuel (Désidération (prologue) 2021) e Palais Books (Desiderea Nuncia 2021, che ha vinto l’Arles Book Award 2022).