MISHKA HENNER
Scopes
Sui siti di condivisione video, ci sono molti filmati che documentano telecamere cadute, gettate o lasciate deliberatamente dai proprietari vicino agli animali, che le rubano e scappano con le telecamere. La crescente miniaturizzazione della tecnologia delle videocamere rende le GoPro una prelibatezza particolarmente popolare.
Henner è stato attratto da due aspetti di questo fenomeno: il primo è la perdita di controllo da parte di un operatore umano sulle modalità tecniche e compositive della creazione di immagini. E in secondo luogo, la prospettiva che ci viene data di come sarebbe stato trovarsi tra le fauci di una bestia.
Scopes è composto da cinque filmati in loop che mostrano animali che mangiano, ingeriscono ed espellono telecamere in un ciclo infinito di consumo ed espulsione.
Di solito, il modo in cui vediamo la natura e gli animali è interamente costruito da noi. Qui le regole della rappresentazione sono invertite. In senso allegorico, siamo alla mercé della natura e del regno animale. Un contrappunto piuttosto scioccante rispetto all’idea prevalente che la nostra specie regni sovrana.
BIO
Mishka Henner (Belgio, 1976) è un artista visivo che vive nel Regno Unito. La sua pratica variegata naviga sul digitale per concentrarsi su argomenti di interesse culturale e geopolitico. Spesso produce libri, film, opere fotografiche e scultoree che riflettono sulle infrastrutture culturali e industriali in un processo che prevede un’ampia ricerca documentaria unita alla meticolosa ricostruzione di immagini da materiali reperiti online. Le sue opere sono state esposte in mostre collettive al Museum of Modern Art, al Metropolitan Museum of Art di New York, al Centre Pompidou di Parigi e al Centre Pompidou di Metz, al Victoria & Albert Museum di Londra, alla Pinakothek der Moderne di Monaco, alla Hasselblad Foundation di Göteborg, all’Ullens Center for Contemporary Art di Pechino, al FOAM di Amsterdam e al Turner Contemporary di Margate. Nel 2013 è stato insignito dell’Infinity Award for Art dall’International Center of Photography e nello stesso anno è entrato nella rosa dei candidati al Deutsche Börse Photography Prize. Nel 2014 è stato inserito tra i candidati del Prix Pictet.