CHARLES FRÉGER
Wilder Mann
Dal 2010, Charles Fréger ha attraversato l’Europa da nord a sud, dalla Finlandia al Portogallo, passando per la Romania, la Germania, la Slovenia, l’Italia, alla ricerca della figura del selvaggio così come sopravvive nelle tradizioni popolari locali.
Queste immagini, come archetipi, metà uomo metà bestia, animali o vegetali, riemergono dalle profondità del tempo in occasione di feste rituali, pagane o religiose, che celebrano il ciclo delle stagioni, i giorni grassi, il carnevale o la vigilia di Pasqua. Nel fondo comune delle società rurali europee, questi personaggi o animali emblematici rappresentavano figure protettive o simboli di fertilità. Oggi evocano un mondo immaginario, impulsivo e fisico in cui tutti percepiscono un rapporto ancestrale con la natura, dove emergono le sorgenti della nostra animalità e talvolta il desiderio regressivo insito in alcuni nostri comportamenti. Fréger parla di “una figura zoomorfa il cui aspetto rudimentale e il cui abito rituale rimandano a una nudità universale”.
L’abbigliamento non lascia intravedere la pelle, la figura umana è completamente sepolta sotto una valanga di pesanti pellicce, lane, campane, corni e altri materiali e accessori. Anche in questo caso, fotografando al di fuori dei periodi di feste o carnevali, mette in scena questi personaggi in un ambiente naturale che spesso sceglie ampio e aperto.
BIO
Charles Fréger (Francia, 1975) è un fotografo che vive e lavora a Rouen, in Francia. Negli ultimi vent’anni ha costruito un importante corpus di lavori che hanno sempre avuto come figura centrale l’essere umano e le sue pelli sociali. Dal 2010 ha dedicato quattro libri alle maschere: Wilder Mann in Europa (2010-ongoing), Yokainoshima (2013-2015), in Giappone, Cimarron (2014-2018) nelle Americhe e Aam Aastha (2019-2022) in India. Ha esposto in tutto il mondo: Maison Européenne de la Photographie (Francia), Musée de l’Elysée Lausanne (Svizzera), Yokohama Museum of Art (Japan), Galerie des filles du Calvaire (Francia), MOCA Shanghai (Cina), Rencontres internationales d’Arles (Francia), Seoul Museum of Art (Corea del Sud), Yossi Milo Gallery, New York (USA), Museum of Contemporary Canadian Art (Canada), Fondation Hermès/ Le forum (Giappone), Musée des Beaux-Arts de Rouen (Francia), Fondation Armani (Italia), Musée des Beaux-Arts, Le Locle (Svizzera), Rencontres Internationales de la Photographie Arles (Francia).